La Polisportiva Galileo è nata il 3 marzo 1964 prendendo origine dal Circolo Giovani Cooperatori di S. Croce Esterna che aveva iniziato a svolgere attività nei primi anni ’50.
In quell’anno ricorreva il 400° anniversario della nascita di Galileo Galilei (1564-1642) ed in onore al grande scienziato, fisico, astronomo e matematico, inventore del metodo sperimentale e difensore della libertà di pensiero, venne intitolata la Polisportiva.
La Polisportiva Galileo ha poi legato la propria storia al Circolo ARCI Galileo costituito nel dicembre del 1977, condividendo gli stessi ideali di aggregazione socio-sportiva.
La Galileo nel corso della sua storia è stata espressione di diverse discipline sportive: hockey a rotelle, ciclismo, pattinaggio, triathlon, pallavolo maschile ma soprattutto pallavolo femminile e calcio che ancora oggi sono le discipline che hanno avuto continuità nel programmare le loro attività raccogliendo consensi e risultati.
Il Settore Calcio della Polisportiva ha iniziato la sua attività ufficiale nel 1966 nella FIGC con la partecipazione al campionato di 3ª Categoria e disputando nel corso degli anni, campionati di 2ª e 1ª Categoria.
Il Settore Giovanile nasce nel 1964 con la partecipazione ai campionati UISP ottenendo buoni risultati ma senza poi avere continuità organizzativa.
Nel 1967 la Galileo, con altre tre società, è stata promotrice e partecipante al primo Campionato Amatori UISP, unica società presente a tutte le sue edizioni. Il 1985 è un anno di svolta, un nuovo gruppo dirigente getta le basi per la ricostruzione del Settore Giovanile divenuto nel corso degli anni uno dei più qualificati e numerosi, riconosciuto dalla FIGC come Scuola Calcio Specializzata, ha raccolto ottimi risultati sportivi.
Nel 2001 la Polisportiva si è arricchita con il Calcio Femminile che vanta la prima squadra nel campionato Regionale FIGC di Serie C e con un crescente settore giovanile che disputa attività nel CSI.
La storia della Galileo riveste grande valore sociale e sportivo nella nostra città, molto più ampio e denso di significato rispetto a quello che si è potuto raccontare in poche righe. Occorre ricordare, senza fare torto ai tanti giovani e meno giovani che con il loro contributo hanno dato vita a questa storia, Cavalchi Bruno, Torelli Gianni, Giaroni Gianni, Polo Bibo, Fanticini Piero, Margini Fernando, Tirabassi Massimo.